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dal Lunedi al Venerdi

dalle ore 20 alle ore 22 


  

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INCONTRI IN SEDE

OGNI  PRIMO MERCOLEDI
DEL MESE  DALLE ORE 21.30 ALLE ORE 23.00
presso la Casa delle Associazioni
Via Dante Alighieri,3  Piove di Sacco - PD  


Mercoledi 20 Marzo 2024

Allenamento mensile di gruppo ADM

un allenamento in compagnia per mantenerci in forma (o migliorare la nostra forma) per essere pronti a partecipare alle nostre escursioni in montagna.

Il punto di partenza sarà davanti al campanile di Piove di Sacco alle ore 20:00 si farà un percorso diverso ogni volta con un chilometraggio di circa 5km. 

 

- Partenza: Jesolo (Parcheggio a 500 mt da Sede Municipale) ORE 9.30  

-  Arrivo: Jesolo (Parcheggio a 500 mt da Sede Municipale)

 

DESCRIZIONE

 Il tour in bicicletta ci porta a visitare la zona compresa nei comuni di Jesolo e Cavallino – Treporti in provinca di Venezia. Protagonisti di questo ambiente sono i colori, dall' azzurro del cielo, al verde dell' acqua, ai rossi, i marroni e l'ocra delle terre e della vegetazione che emerge dalle velme e delle barene, nelle loro varie sfumature e sfaccettature accentuate dalle diverse intensità di luce nel susseguirsi delle stagioni. E' il regno indiscusso del vento e degli uccelli (sterne, gabbiani reali, germani, falchi di palude, tuffetti, garzette e aironi rossi).

Il percorso inizia dal paese di Jesolo e percorrendo l’ argine destro del fiume Sile ci porta nei pressi della sua foce. La zona compresa tra Cavallino e il fiume Sile, presenta il paesaggio tipico agrario e balneare. Da questo punto il percorso entra nel territorio del Cavallino passando per la piazza del comune dove per l'appunto si trova nel centro della stessa, una bella statua di un cavallino di bronzo, simbolo del paese, scolpito dal buranello Barbaro nel 1948. Il nome Cavallino infatti trova la propria origine dall' allevamento dei cavalli da parte degli antichi veneti, in particolare delle giumente venete dal manto bruno. L' origine pertanto rimanda all' Equilium altomedievale. Oggi l' abitato conserva poche caratteristiche del proprio passato: la chiesa parrocchiale del XVIII sec. e la piazza affacciata sulla laguna.

Proseguendo lungo la laguna veneta si arriva al ponte di Treporti attraversato il quale arriviamo nella località omonima e quindi a Lio piccolo, la vera perla di questo tour in bici.

Lio Piccolo è una località del Comune di Cavallino-Treporti. Il piccolissimo borgo cade in un' area spesso indicata come un' isola, in realtà è un insieme di isolotti separati da stretti canali. L' appellativo Lio è un termine locale, oggi in disuso, che significa lido. L' appellativo latino Litus Minor, servì per distinguerla dalla vicina Litus Maior, l' attuale Lio Maggiore di Jesolo. Vi si accede da Treporti percorrendo una strada molto panoramica, essendo del tutto circondata da paludi. Si tratta di una località prevalentemente agricola: attorno alla chiesetta dedicata a Santa Maria della Neve sorge una manciata di edifici.

 Suggestivi in quest' area i paesaggi delle zone di barena e delle valli da pesca, riconoscibili dalle strutture architettoniche che vi sorgono, i tipici "Casòn di pesca" e i "Casòn di caccia", le peschiere protette da filari di tamerici, l' alternanza di orti e spiaggia sabbiosa, arricchita dalla pineta, i canneti lungo il fiume Sile, i bilancioni da pesca, i pescherecci, il faro e le darsene. All' orizzonte, sospese irrealmente sull'acqua, quasi un miraggio, si vedono le isole di Burano e di Torcello con i loro svettanti campanili.

Lasciato alle nostre spalle Lio piccolo torniamo al ponte che collega Treporti al litorale del Cavallino in località Ca’ Savio. A questo punto il percorso prosegue fino al faro di punta Sabbioni (sosta per pausa pranzo). Risaliti in bici percorreremo tutto il lungomare del cavallino fino al faro posto alla foce del fiume Sile e quindi, attraversato lo stesso grazie ad un ponte, ci troveremo al lido di Jesolo, splendida quanto famosa località balneare compresa tra le foci del Sile e del Piave. Ora attraverseremo tutto il lido di Jesolo da ovest a est percorrendo per intero la famosissima via Bafile arrivando infine al terzo faro del tour, quello posto alle foci del Piave in località Cortelazzo.

L’ultima parte del percorso ci riporterà a Jesolo (comune) percorrendo una splendida strada arginale posta lungo il canale Cavetta che collega i due fiumi di questa zona (Sile e Piave per l'appunto).

Nel complesso questo tour in bicicletta unirà la splendida natura della laguna veneta e del fiume Sile alla bellezza di una delle località turistiche più famose d’Italia, il lido di Jesolo per l'appunto.

 

CURIOSITA'

Il Borgo di Lio Piccolo è quasi completamente disabitato. Il Comune di Cavallino Treporti prevede l' acquisizione degli edifici di valore  e un programma di valorizzazione.

"IL PROGRAMMA DI SALVAGUARDIA E DI VALORIZZAZIONE DELL' AREA DI LIO PICCOLO"

Testo tratto dal pannello divulgativo posto sulla piazza di Lio Piccolo.

"Nel luglio del 2004 il Comune di Cavallino-Treporti acquista il complesso di Lio Piccolo, anche grazie ai fondi messi a disposizione della Legge Speciale per Venezia. L' evento conclude un lungo percorso di sensibilizzazione e di coinvolgimento pubblico per la salvaguardia di questo straordinario sito.

Al valore storico-architettonico del complesso di Lio Piccolo si aggiungono la particolarità e l'unicità del suo ambito di riferimento, i cui caratteri ambientali ed antropici sono quanto di più autentico ancora si conserva dell' antica realtà valliva della laguna di Venezia.

Lungo questi littorali, a nord di Venezia, su un arcipelago di isole in gran parte oggi sommerse, si attestano le testimonianze archelogiche lagunari più antiche.

Dopo la fase di insediamento di epoca romana, l' area vive un diffuso abbandono a seguito del peggioramento delle condizioni ambientali della laguna e dell' abbassamento dei suoli. Marcati fenomeni di reinsediamento locale di popolazione riprendono nel corso del basso medioevo, grazie soprattutto all' influsso degli istituti religiosi e dei complessi monastici gravitanti intorno a Venezia, presso le isole lagunari.

Tra il '600 e '700 la cartografia locale registra l' esistenza di fabbriche agricole, di "prati" e di "beni arativi", testimoniando un consistente miglioramento delle condizioni ambientali di Lio Piccolo. La laguna diviene risorsa economica primaria e meta delle attività di svago e di caccia della nobiltà veneziana. La famiglia dei Boldù, protagonista della ristrutturazione nobiliare del palazzo di Lio Piccolo dopo il 1777, risulta proprietaria, lungo questo litorale come nella vicina Treporti, di numerose case coloniche, di orti, di pascoli e di "stagni salsi di pesca".

Decaduta la famiglia Boldù, mentre Venezia conclude la sua storia secolare di "Dominante" tra profondi travagli politici e sociali, a Lio Piccolo si susseguono per buona parte dell' ottocento diversi proprietari. Nel 1889 il borgo viene infine acquisito dai Padri Armeni Mechitaristi, i quali ne consolidano gli impianti per le funzioni religiose. Sotto la gestione armena, infatti, vengono edificati l'attuale canonica ed il campanile, a ridosso della chiesa. Lio Piccolo divenne luogo ideale di meditazione e di preghiera, tra orti e frutteti.

Contemporaneamente ai Padri Armeni, testimonianze iconografiche, registrazioni di visite pastorali e narrazioni orali attestano, nella prima metà del '900, la presenza a Lio Piccolo di una significativa comunità di residenti che abita ed anima ancora i luoghi del borgo e le sue immediate vicinanze. Segue, negli ultimi decenni del secolo, una nuova fase di abbandono. Quando, negli anni '80, l' industriale austriaco Swarovski acquista il complesso, già da tempo ormai grava sull' antico immobile l' incognita del suo riuso e sul più sempre urgente restauro.

L' ininterrotto utilizzo da parte dell' uomo, nel corso degli ultimi secoli, degli specchi d' acqua lagunari per la vallicoltura, ha contribuito alla conservazione del particolare contesto ambientale in cui si colloca il borgo di Lio Piccolo. L' ottimizzazione produttiva di queste zone umide, altrove spesso sottoposte a radicali opere di bonifica, se non addirittura lasciate all' abbandono e al degrado, ha qui rappresentato la sopravvivenza della flora e della fauna peculiari, in completa simbiosi con l'economia tradiizionale locale.

Lio piccolo è un borgo circondato dalle acque, tra laguna e valli da pesca. La sua piazza è dominata dalla costruzione settecentesca di Palazzo Boldù. Elementi del complesso, oltre all' edificio padronale, sono: l' Oratorio, dedicato a S. Maria della Neve, con campanile neogotico; la canonica; il cosidetto "rustico", tra l'oratorio e il palazzo; il palazzetto detto "scuola elementare". Sono oggi scomparsi l' edificio del "teatro" - un tempo luogo di riunione della comunità - e il pozzo, con vera in pietra, al centro della piazzetta. A sud di quest' ultima sorge l'edificio moderno della scuola materna.

A nord di Venezia, impreziosita dalle isole di Burano, Torcello, S. Francesco del Deserto e Sant' Erasmo, quest' area racchiude numerosi degli ultimi ambiti naturali - tuttora incontaminati - dell' intero arco lagunare.

Per raggiungere la piccola ed antica località di Lio Piccolo, nel cuore della Laguna Nord, un percorso viario su argini di terra si snoda tra barene e valli da pesca da Cavallino e Treporti, consentendo al visitatore di ammirare scorci ambientali, sospesi tra acque e cielo, di straordinaria e rara bellezza.

Caratterizzata dal paesaggio delle barene (lingue di terra affioranti, ricoperte da una tipica vegetazione bassa, in grado di svilupparsi in ambienti ad alta salinità), quest' area desta un sempre maggior interesse dal punto di vista naturalistico ed ambientale. A ridosso di Lio Piccolo è tornato a nidificare il cavaliere d' Italia, ma è frequentissimo l' incontro con molte altre specie e varietà di uccelli: gabbiani reali, fraticelli, germani reali, garzette, aironi bianchi ed aironi cinerini, folaghe, falchi di palude."

 IMMAGINI DAL WEB

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